La premessa è sempre la stessa: il decoro di una città passa attraverso molte cose che in questo momento mancano. E non si può né si vuole certo criminalizzare chi non ha tetto sotto cui dormire. Le immagini di oggi, però, raccontano una realtà molto diversa da quella che si vorrebbe vedere in pieno centro. E una situazione sulla quale sarebbe il caso di intervenire, in fretta, per evitare che degeneri.
Viale San Martino. Il supermercato del palazzo della Coin. Un bivacco vero e proprio. Sul marciapiede della strada più importante del centro città. Davanti a un magazzino storico. Bottiglie, sporcizia, i cani lasciati liberi. A segnalarlo sono stati alcuni cittadini, ma la situazione è questa ormai da diversi mesi.
Ed è la stessa che si registra dall'altra parte del viale, davanti ad H&M, e più in là, nei pressi dell'incrocio con la via Maddalena. Le panchine sono diventate letti. Chi sta qui di giorno ci sta anche di notte.
Avrebbe, probabilmente, bisogno di un letto vero. Certo, non tutti sono pronti ad accettare un aiuto. C'è chi ormai si è creato il suo piccolo bivacco permanente in città. Questa è piazza Fulci, degrado è una parola che non basta a raccontare quel che si vede. E purtroppo, o per fortuna, la telecamere mostra immagini ma non racconta gli odori. Chi abita in questa zona, sa bene di cosa si parla.
Argomento a parte, l'accampamento mobile dei rom che hanno scelto Messina per vivere e che ciclicamente cambiano zona. Il parcheggio del Baby Park, la litoranea, Sant'Agata. Ogni volta che arriva una segnalazione cambiano zona. Servirebbe probabilmente una destinazione definitiva per chi sceglie di vivere così.
Ma servirebbe soprattutto una soluzione per chi non ha un tetto. Lasciare libertà di bivacco in centro città non è una scelta sensata. Anzi, a dire la verità, non è proprio una scelta.
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