Un altro lutto nella Valle d’Agrò: Andreas Bongiorno, il diciassettenne in Rianimazione da 9 giorni per le ferite riportate nell’incidente stradale avvenuto all’alba dell’11 agosto, non ce l’ha fatta. Ieri sera la ferale notizia ha raggiunto Antillo che si preparava per l’ennesima veglia di preghiera davanti alla chiesa della Provvidenza.
Le fiaccole che gli amici si preparavano ad accendere con la speranza che Andreas potesse farcela, sono rimaste spente. Da dieci giorni i giovani del paese non hanno mai abbandonato il giovane calciatore della “Polisportiva Antillese”, vittima del sinistro avvenuto sui tornanti della Provinciale 12 - che da Sant’Alessio porta ad Antillo - in contrada Lacco in territorio di Sant’Alessio. Ad organizzare la veglia di preghiera con la recita del Santo Rosario erano stati gli amici ed i compaesani di Andreas. Ad Antillo erano state già sospese le manifestazioni ed il palio cittadino.
L’auto a bordo della quale viaggiava assieme a due amici, una Fiat “Punto”, condotta da Sebastiano Saglimbeni, 24 anni, e con a bordo T.M., 17 anni, tutti e tre di Antillo, è andata a sbattere contro un muretto. Le condizioni di Andreas, che occupava il sedile posteriore della “Punto”, sono apparse subito gravissime. Il conducente ed il passeggero hanno riportato solo ferite lievi, salvati dagli airbag. Andreas, invece, non ha mai ripreso conoscenza e dal “S. Vincenzo” di Taormina era stato trasferito al Policlinico di Messina. Da allora era in Rianimazione. Il suo giovane cuore ha resistito 9 giorni. Ieri sera, però, i medici hanno dovuto gettare la spugna.
Giovedì scorso, a S. Teresa, nel corso dei funerali di Giovanni Crisafulli, il gommista trentenne ucciso dallo scoppio di uno pneumatico e dalle schegge del cerchione su cui era montato, la gente in chiesa e in piazza non ha potuto fare a meno di rivolgere un pensiero a quest’altro giovanissimo che stava lottando, aggrappato all’esile filo della vita. Purtroppo ieri sera è stata scritta la parola fine.
Andreas studiava al “Pugliatti” di Taormina e giocava nella squadra di calcio del suo paese, l’Antillese. Nel 2007 aveva perso il papà. Era cresciuto con la mamma, i nonni e il fratello.
Il sindaco, Davide Paratore, oggi proclamerà il lutto cittadino.
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