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La Vara e gli strani silenzi del sindaco e dell’assessore

La Vara e gli strani silenzi del sindaco e dell’assessore

Ci sono vicende nelle quali non si può essere ecumenici. E chi riveste la carica di sindaco, ammantando tutto il suo programma e il percorso di un’intera esistenza con i principi e valori della legalità, deve assumere posizioni coerenti. È quello che i giovani di Addiopizzo, tramite l’intervento di don Terenzio Pastore, hanno chiesto a Renato Accorinti.

Già la foto del 2013 ai piedi della Vara, con la mano di Luigi Tibia (reggente del clan di Giostra) sulla spalla di Accorinti, aveva fatto storcere il naso a molti. Vedere il sindaco con indosso proprio la maglietta di Addiopizzo a braccetto con un esponente della criminalità organizzata non è stato uno spettacolo edificante. Ma in quell’occasione, e anche di recente, si è giustamente fatta risaltare l’assoluta buona fede di Accorinti, derivante da una vita adamantina.

Ma proprio per questo, il sindaco, oggi più che mai, dovrebbe dare risposta agli interrogativi posti da don Terenzio e da Addiopizzo. Al tavolo della conferenza stampa di presentazione delle iniziative del Ferragosto messinese, seduto accanto ai rappresentanti del Comune (il sindaco e l’assessore Daniela Ursino) e dell’Arcidiocesi, vi era il “vecchio” Molonia, storico componente del Comitato Vara. È la stessa persona che nell’agosto 2012, il giorno precedente alla processione dell’Assunta, si rese protagonista dello spiacevole episodio che vide coinvolto, loro malgrado, alcuni ragazzi e ragazze di Addiopizzo. Un gesto gratuito di violenza per il quale Franco Molonia, assieme a Franco Celona, è stato condannato con il divieto di dimora per quasi un anno nel territorio cittadino.

Si dirà: il debito con la giustizia è stato saldato, amici come prima. Ma c’è una questione di opportunità che attiene alla credibilità dei valori dichiarati, quelli della lotta a qualsiasi forma di violenza e di illegalità. Che Molonia, da tutta una vita devoto della Madonna dell’Assunta, contribuisca alla buona riuscita della processione della Vara, non è motivo di scandalo. Lo è, però, la sua presenza al tavolo degli organizzatori nella sede istituzionale, dove gli inviti vengono fatti dal sindaco e dall’assessore alla Cultura. Fosse stato seduto in sala, come altri componenti del Comitato, nessuno avrebbe chiesto spiegazioni ad Accorinti.

Ma noi ribaltiamo la questione e al sindaco poniamo un altro interrogativo: perché, al posto di Molonia, non c’era nessuno di Addiopizzo? Sarebbe stato un bellissimo segnale, come la t-shirt indossata da Accorinti nella sua “prima” Vara”, quella del 2013.(l.d.)

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