Il consigliere comunale Libero Gioveni, che in passato in più occasioni aveva rappresentato a tutti gli organi competenti (compreso il Prefetto) il pauroso scenario presente nei garage o locali cantinato del "casermone-bunker" di Bisconte consegnato 11 anni fa a 189 famiglie della zona inserite nelle graduatorie dell'ambito "C" del Risanamento, esprime preoccupazione per gli effetti dell'ordinanza sindacale n. 233 del 18 luglio 2016 che vieta l'assoluto utilizzo dei locali per motivi di sicurezza.
Il Dipartimento di pubblica e privata incolumità di Palazzo Zanca - spiega Gioveni - essendo la proprietà degli stabili del Comune di Messina e a seguito di recenti sopralluoghi e accertamenti tecnici volti a verificare l'agibilità dei locali, ha emesso questa stringente ordinanza firmata dal sindaco Accorinti con la quale ha imposto all'IACP, nella qualità di ente gestore e conduttore, ad "eseguire con la massima urgenza e comunque entro e non oltre 30 giorni dalla notifica della stessa ordinanza i necessari lavori di messa in sicurezza generale del condominio con la preclusione fisica dell'accesso ai locali garage".
Proprio ieri - prosegue il consigliere - è apparso negli stabili un avviso da parte dell'IACP che, facendo riferimento proprio all'ordinanza 233, diffida tutti gli inquilini ad accedere ai locali per motivi di sicurezza e pubblica incolumità. Seppur legittimo il provvedimento dell'Amministrazione, certamente nato anche (ma non solo) per i noti e reiterati atti vandalici registratisi in passato negli angusti ambienti - afferma Gioveni - ritengo assolutamente inaccettabile il fatto che a pagare dazio siano tante famiglie per bene che dovranno adesso aspettare che l'IACP esegua i necessari interventi di adeguamento che si dovranno basare
anche e soprattutto, come specificato nell'ordinanza, sulla prevenzione incendi.
I disagi e il caos regneranno adesso inevitabilmente sovrani - prosegue l'esponente Udc - anche perché sarà praticamente impossibile poter parcheggiare le auto che risulteranno eccedenti rispetto agli spazi del cortile interno degli stabili in cui parecchie auto già sostano, nella stretta via Comunale Bisconte, ridottissima in larghezza per le vicinanze dell'omonimo torrente.
Tutto ciò, quindi - rimarca amareggiato il consigliere comunale - rappresenta l'ennesimo colpo inflitto a una comunità che già da sé patisce da decenni, in particolare con la "piaga" rappresentata dalla mancata copertura del torrente Bisconte (nonché adesso per la mancata mancata bonifica), l'indifferenza delle istituzioni.
Pertanto - conclude Gioveni - mi farà carico di richiedere con la massima urgenza un'audizione, nella Commissione consiliare Risanamento, dei vertici dell'IACP e del Dirigente del Dipartimento di pubblica e privata incolumità fautore dell'ordinanza, per comprendere meglio la portata degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza che si dovranno adottare, i tempi occorrenti per poterli eseguire a beneficio di queste famiglie penalizzate e se, nelle more, si possono trovare delle soluzioni alternative per rendere meno indigesto il provvedimento.
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