Rosario era uno studente che frequentava con profitto l’istituto nautico Caio Duilio, uno dei ragazzi più benvoluti della prima A capitani “Conduzione mezzi navali”
«Lo ricordiamo – scrivono alla “Gazzetta” la preside Maria Schirò, il vicepreside Mario Raffa ed il prof. Giovanni Pelleriti, fuori Messina per la gita d’istituto – come un ragazzo mite e buono, riservato e al contempo socievole e pronto alle battute divertenti. Rosario – ricordano – era sempre disposto ad aiutare i compagni in difficoltà e a mettere una buona parola per risolvere le immancabili baruffe tra ragazzi. Riusciva a catturare l'attenzione di chi gli stava attorno, raccontando con entusiasmo gli innumerevoli episodi legati alla sua più grande passione: il ciclismo. Giovane promessa di questo sport, sognava di raggiungere obiettivi ragguardevoli sull'esempio del suo idolo, Vincenzo Nibali e si allenava con costanza e tenacia, riuscendo a conciliare la passione sportiva con gli studi. Avrebbe certamente conseguito il diploma di aspirante comandante di coperta per cui mostrava una particolare predisposizione. La sua scomparsa – concludono la dirigente Schirò e padre Pelleriti – lascia un vuoto incolmabile nei suoi compagni, negli insegnanti e in quanti l’hanno conosciuto, gli hanno voluto bene e ora lo piangono, a scuola, commossi».
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