"Questa è solo la punta di un iceberg. Tolto il coperchio ad una pentola dentro la quale c'è dell'altro". Lo ha detto il direttore generale del Papardo-Piemonte Vullo durante la conferenza stampa sui casi di aborti clandestini praticati da due medici dell'azienda ospedaliera, che "sono stati sospesi", ha aggiunto il dg. Il quale ha precisato di aver trovato sin dal suo insediamento "un atteggiamento ostile dagli apparati burocratici dell'assessorato regionale", "di essersi battuto per il trasferimento del reparto dal Piemonte al Papardo". E ancora: "Nel 2014 non avevo le prove per denunciare. Su questa inchiesta eravamo stati informati e abbiamo fornito chiarimenti", inoltre ci ha insospettito il numero eccessivo di cesarei, pari al 63 per cento, oggi quel tasso è sceso al 20 per cento. Sempre oggi pratichiamo mediamente 4-6 aborti settimanali".
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