E' Mariachiara Arminio, del liceo scientifico 'Carlini' di Brescia, la vincitrice della trentaseiesima edizione del 'Certamen Ciceronianum' che si è svolta da venerdì ad Arpino, la cittadina in provincia di Frosinone. La campionessa di latino ha battuto Roberto D'Andrea del liceo classico 'Farina-Basile' di Messina. Centotrenta partecipanti da tutta Europa si sono affrontati nella gara di traduzione e commento di un brano di Cicerone. Quest'anno il passo sul quale si sono cimentati gli studenti dell'ultimo anno di liceo è stato tratto tratto dal "De Divinatione". Nel brano Cicerone spiega tutti i fenomeni della natura con la forza della ragione. E sostiene che "qualunque cosa viene alla luce, quale che essa sia, è necessario che risalga a una causa naturale, cosicché, quand'anche si sia manifestata al di fuori della normalità, tuttavia non possa esistere al di fuori della natura. Dunque - aggiunge - di fronte a un fenomeno nuovo e stupefacente, investigane la causa, se potrai". Al terzo posto si è classificato Jules Culot, studente di Bruxelles, mentre al quarto la tedesca Katharina Weiten. In quinta posizione si è classificato Andrea Budruce, del liceo Catullo di Monterotondo a Roma. Prima nelle menzioni speciali Maria Chiara Battiato del Liceo 'Catullo' di Monterotondo e quarta Diletta Nannini del Liceo Classico Tasso di Roma. Soddisfazione hanno espresso il presidente del centro studi Cicerone, Pierpaolo Gradogna, e il sindaco di Arpino, Renato Rea.