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Messina, è già futuro

Messina, è già futuro

Sul tavolo delle trattative sono tre gli aspetti preponderanti. Il primo è la quantificazione dei debiti dell’Acr Messina al prossimo 30 giugno, termine ultimo dell’attuale stagione sportiva. E questa è la richiesta principale della parte che, è bene chiarirlo, vorrebbe entrare in società a dare supporto e non subentrare per sostituirsi in toto agli attuali proprietari. Il secondo aspetto è rappresentato dalla quota che toccherebbe ai quattro soci dell’Acr Messina che da un altro vedrebbero azzerato il loro apporto economico per la prossima stagione ma dall’altro, per un futuro più stabile e sicuro, dovrebbero condividere con altri le decisioni a venire in un ambito, certamente, ridimensionato rispetto all’attuale. Non è un mistero, inoltre, che il vice presidente Pietro Gugliotta voglia mantenere il suo posto come revisore all’interno della Calcio Servizi, definita la cassaforte della Legapro. L’ultimo aspetto, non di ordine di lista, è quello relativo ad un riconoscimento economico che gli attuali soci dell’Acr Messina vorrebbero gli venisse riconosciuto per aver rilevato e portato avanti, dallo scorso agosto, l’attività del club con grandi sforzi. La prima richiesta è stata di 500.000 euro, una cifra che, con buona volontà, potrebbe essere limata e resa congrua anche in relazione allo stato di salute della società. Dopo i primi incontri informali, si va, quindi, verso la resa dei conti. La cordata di imprenditori, di cui è capofila Francesco Barbera e che comprende Franco Proto, ex patron dell’Atletico Catania, Antonio Rescifina e Immacolato Bonina, è rappresentata dall’avvocato Bonny Candido che domani pomeriggio, come annunciato con un comunicato, presenterà una manifestazione d’interesse, redatta con la collaborazione di due consulenti fiscali Antonio Morgante e Michele Veninata. I nuovi soci sarebbero disposti a versare nel conto corrente dell’Acr Messina, per la prossima stagione, 1 milione e 400.000 euro che servirebbero a rinforzare la squadra e coprire parte del debito. Il progetto, pluriennale, mira ad avere una società solida e stabile, capace di dare la scalata alla B, una serie più sostenibile economicamente dell’attuale Legapro, in cui la voce uscite la fa sempre da padrone. Difficile prevedere come finirà. Molto, se non tutto, dipenderà dalla voglia di Stracuzzi e soci di fare un passo indietro, per condividere con altri, dalla certificata solidità economica, il sogno di una squadra più forte. In caso contrario, l’attuale proprietà dovrà continuare a farsi carico di tutti gli oneri e garantire la continuità, magari coinvolgendo nuovi soggetti non cittadini con tutte le insidie che ciò comporta.
Intanto il Messina sta per concludere il campionato dopo il buon pari con la Casertana. Sabato prossimo i giallorossi chiuderanno a Martina Franca. L’ultimo obiettivo, la qualificazione al tabellone principale della Coppa Italia Vip, non è stato ancora centrato. Una missione possibile anche per una squadra che non vince dallo scorso 19 marzo.

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