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Rapina anomala
in una gioielleria

Rapina anomala in una gioielleria

Hanno rinchiuso i titolari di una gioielleria in una stanza, avrebbero potuto arraffare i preziosi custoditi nel negozio, ma hanno scelto di rubare soltanto i portafogli dei malcapitati. È stata una rapina anomala quella messa a segno ieri mattina da due malviventi, che hanno preso di mira un esercizio di via Risorgimento, accontentandosi di un bottino “ridotto”. Adesso gli investigatori della Squadra mobile e delle Volanti stanno indagando per fare luce sull’ennesimo reato di natura predatoria in città.

Stando a una prima ricostruzione, i due sono entrati in azione intorno alle 10.30: hanno raggiunto a piedi la gioielleria e quando sono piombati dentro c’erano solo i proprietari. Entrambi i banditi avevano il volto travisato da indumenti e uno impugnava una pistola. Hanno chiaramente mostrato le loro intenzioni puntando l’arma all’indirizzo dei malcapitati, i quali sono stati costretti a rifugiarsi nel retrobottega. L’attenzione dei rapinatori è andata sui portafogli dei titolari, non sui gioielli. Compiuta l’opera, i due banditi sono fuggiti, facendo perdere le tracce. Lanciato l’allarme alla sala operativa della polizia, sul posto sono giunte alcune Volanti, che hanno chiesto ai proprietari di descrivere l’episodio nei particolari e indicare, soprattutto, le fattezze fisiche e i capi d’abbigliamento indossati dai protagonisti dell’assalto armato.

Successivamente, gli investigatori hanno acquisito le immagini di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali di via Risorgimento e dintorni, al fine di acquisire elementi utili all’identificazione dei malviventi. (r.d.)

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