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Il generale retrocesso
a soldato semplice...

Il generale retrocesso a soldato semplice...

Non sorprende il cambio di assessori in corsa. È nei poteri del sindaco eletto dal popolo e, d’altra parte, il presidente della Regione Rosario Crocetta ne ha cambiati tanti che, prima o poi, supererà il record di quota cento. Il punto difficile da comprendere è un altro e attiene al ruolo passato, presente e futuro del prof. Guido Signorino. Al di là delle dichiarazioni scontate durante la conferenza stampa di ieri, restano senza risposta alcuni interrogativi. Il docente universitario in Economia non è stato solo uno dei tanti assessori della giunta in carica, ma fin dall’inizio ha fatto parte del “ticket”, denominato appunto Accorinti-Signorino, che si è presentato agli elettori nella primavera del 2013. E se Accorinti ha interpretato la figura carismatica del sindaco “scalzo” e “tibetano”, Signorino ha rappresentato l’altra faccia della medaglia, quella dell’operatività, delle scelte concrete. È stato lui a dettare la linea economico-finanziaria all’intera amministrazione, lui che – assieme al potente direttore generale-segretario generale, insomma il “generale” Antonio Le Donne – ha impostato ogni strategia di programmazione sul Piano di riequilibrio decennale, strumento controverso ma necessario per evitare la dichiarazione di dissesto. E, dunque, con tutto il rispetto per gli altri assessori, la sua “retrocessione” sul campo – è così, caro sindaco, almeno agli occhi di chiunque segua le vicende politico-ammnistrative cittadine – è inspiegabile. Molto più comprensibile sarebbe stata l’uscita di scena, una coraggiosa assunzione di responsabilità da parte del diretto interessato per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2015. Così, invece, non ci si raccapezza. Non più la delega al Bilancio ma allo Sviluppo economico e, soprattutto, non più vice di Accorinti ma “soldato semplice”. Mah...

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