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La festa dello “sport per tutti”

Ieri anche a Messina si è celebrata la XXXIII edizione di “Vivicittà” organizzata dall’Uisp. Oltre alla gara competitiva sui 12 km il percorso ludico-motorio

È molto più bella la città vista dagli occhi di chi corre o di chi, semplicemente, passeggia, libero di muoversi senza essere strangolato nella morsa del traffico di auto, moto e camion. Che lo sport sia salutare, che sia un’occasione per incontrarsi, per divertirsi, per misurare le proprie capacità in competizione con altri, lo si sa da sempre. Ma lo “sportpertutti”, slogan e principio ispitatore dell’Uisp, è qualcosa di più: è anche la rivendicazione di “un nuovo diritto di cittadinanza”, che esalta la partecipazione agli eventi sportivi indipendentemente dall’esito finale delle gare. Tutti protagonisti, piccoli e grandi, donne e uomini, i presunti “normali” e chi vive situazioni di disabilità, temporanee o permanenti che siano.

E sono stati tutti protagonisti coloro che ieri mattina hano risposto all’appello di “Vivicittà”, l’ormai tradizionale appuntamento di inizio primavera, organizzato dall’Uisp e giunto quest’anno alla sua XXXIII edizione. Una grande manifestazione che esalta la cultura e i valori dello sport vero e che accomuna migliaia e migliaia di persone in tante città d’Italia e del mondo. Il tema di “Vivicittà 2016” è legato proprio all'accoglienza e al valore dello sport, che riesce a superare le frontiere geografiche e sociali. E non è casuale che ieri il primo “start” sia arrivato da Lampedusa, dove ha avuto luogo una “prova speciale” non competitiva.

Dei risultati dell’edizione di quest’anno riferiremo domani nelle pagine dello Sport. Ma quello che più conta è stato il vedere non solo l’agile corsa degli atleti più forti che si sono sfidati lungo il percorso tracciato di 12 chilometri, tra il Boccetta e via Garibaldi, quanto soprattutto la partecipazioni di padri e madri con i loro figli, l’arrivo al traguardo con il sorriso stampato sul volto, nella convinzione di aver contribuito a vivere e a far vivere meglio, anche se solo per una mattinata, la propria città. Oltre alla gara podistica, è stato possibile, infatti, seguire il percorso non agonistico, ludico-motorio, di 4 chilometri, lungo le vie Garibaldi, Tommaso Cannizzaro e viale Boccetta.

Come evidenziato dagli organizzatori, «lo “sportpertutti” si riconosce in una filosofia dell’inclusione, mentre lo sport di prestazione assoluta implica logiche e strategie fondate su attitudini e potenzialità individuali fortemente selettive. Lo “sportpertutti” ha come referente il territorio e promuove la cultura dei diritti, dell’ambiente, della solidarietà». Ecco perché quando torna “Vivicittà” è sempre una festa, un soffio di vento fresco e di energia sulle (cattive) abitudini e sul tran-tran di ogni giorno.

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