Le difficoltà collegate alla gestione di Casa Serena e la spada di Damocle del bilancio di previsione 2015 non ancora approvato.
Sono questi i principali punti discussi con l’assessore ai Servizi sociali Nina Santisi nell’àmbito dell’assemblea della Consulta comunale delle organizzazioni che operano nel settore delle attività sociali in favore della persona, della famiglia e della comunità che si è tenuta a Palazzo Zanca.
L’incontro è stato l’occasione per dare il via ad un confronto sull’atto di indirizzo finalizzato all’affidamento dei servizi sociali presentato dall’assessore Santisi lo scorso dicembre.
L’assessore ai Servizi sociali, come le è stato riconosciuto, nel redigere l’atto in questione ha tenuto in considerazione le proposte presentate dalla Consulta una settimana prima della presentazione dello stesso, ma ha dovuto fare i conti con i tempi collegati all’approvazione del bilancio di previsione, che allora si pensava dovesse essere approvato entro pochi giorni. Cosa che invece non è ancora avvenuta. E i tempi, che sembrano essere ancora lunghi, preoccupano non poco gli operatori del settore. L’atto di indirizzo si interessa dell’affidamento dei servizi in scadenza finanziati con bilancio comunale: la gestione della casa di riposo per anziani autosufficienti “Casa Serena”, con lo scopo di mettere in atto un «nuovo modello organizzativo basato sulla “deistituzionalizzazione” degli ospiti; centri di aggregazione giovanile, che saranno denominati “Centri socio-educativi e di cittadinanza per minori”; asili nido, per i quali è prevista una maggiore partecipazione delle famiglie; assistenza domiciliare alle famiglie con portatori di handicap, che sarà ridefinito come “Assistenza domiciliare alle persone con disabilità”; trasporto per i portatori di handicap ai centri occupazionali e riabilitativi, nell’àmbito del quale sono previsti trasporti continuativi ed occasionali.
Alla base dei criteri di affidamento dei servizi in questione, i princìpi di centralità della persona e, conseguentemente, di “personalizzazione dell’intervento” e modalità di gestione. Due princìpi in linea con quanto proposto dalla Consulta, come ha sottolineato la presidente della stessa Maria Lucia Serio, che ha però proposto la redazione di un nuovo documento congiunto, più ampio, che rappresenti sostanzialmente il punto di partenza per una riorganizzazione finalizzata al potenziamento dei servizi sociali a Messina.
L’assessore Santisi ha manifestato ampia disponibilità ascoltando con attenzione tutte le riflessioni e le nuove proposte. Sara Mangraviti, dell’associazione “360 gradi”, si è soffermata sulle difficoltà che potrebbero sorgere nell’integrazione dei diversamente abili nei Cag mentre Nino Morabito, di “Senza Barriere”, ha ribadito la necessità di nominare un Garante della disabilità. Della difficile questione di Casa Serena ha parlato Santo Nocito (Area anziani).
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