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S. Margherita, fognature
in tilt e liquami in mare

S. Margherita, fognature in tilt e liquami in mare

Un piccolo torrente di liquami scorre da mattina a sera in un canale delle acque piovane ed inquina copiosamente il mar Ionio: accade non in una landa sperduta ma in un tratto tra i più abitati e frequentati del litorale di Santa Margherita. Si tratta dell’incrocio semaforico tra la statale 114 e la nuova bretella che è stata creata dal Comune, accanto al complesso “Residence dello Stretto”, per consentire il collegamento diretto con la vecchia Nazionale e con tutta la viabilità interna del villaggio.

A lanciare l’allarme, dopo le segnalazioni di diversi residenti e del titolare del negozio di ortofrutta lato mare, sono i consiglieri del primo Quartiere Carlo Dainotta e Giovanni Culici, che sottolineano come queste fuoruscite, più o meno abbondanti a seconda dell’orario, durino addirittura da giovedì scorso. L’Amam che ha appreso del grave guasto solo nella serata di ieri, effettuerà stamani un sopralluogo ed un primo intervento, si spera pienamente risolutivo. Oltre all’inquinamento prodotto dai liquami che passano attraverso le scogliere che qui hanno salvato dall’erosione la strada statale, c’è il conseguente tanfo che ammorba l’aria, specie nelle belle giornate ed in assenza di vento. Secondo quanto rilevato all’interno del canale per una decina di metri a monte della Statale, i liquami fuoriescono a pressione da due tombini ma non si comprende quale sia la causa di questo guasto. Se dipenda da una totale ostruzione della condotta fognaria, che fa riversare i liquami nel canale delle acque piovane, o se sia andato parzialmente in tilt il vicino impianto di sollevamento di Santa Margherita, che raccoglie i reflui da un’ampia zona costiera e li convoglia fino al Depuratore di Mili.

Dainotta e Culici chiedono all’Amam un sopralluogo immediato e provvedimenti risolutivi, in modo da porre fine ai disagi di residenti e commercianti. Senza dimenticare il danno che i liquami producono all’ambiente marino-costiero ed al paesaggio in uno dei tratti più belli e frequentati del litorale ionico. Non v’è dubbio che oggi l’Amam, e forse anche la Capitaneria di porto che vigila a tutela della costa, affronteranno e risolveranno questo “caso”.

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