La città dovrebbe arrivare ad un livello di decoro accettabile entro questo fine settimana e già le attenzioni sono rivolte a scongiurare che un altro stop degli operatori possa farla ripiombare in emergenza. Quella nella quale Messina si trova da giorni, dopo che per 72 ore i lavoratori di Messinambiente si sono fermati perché non avevano ricevuto nei tempi stabiliti lo stipendio di dicembre. E siccome sono fin troppo evidenti quali siano le conseguenze, meglio anticipare i tempi affinché ciò non si verifichi anche per lo stipendio di gennaio che dovra essere corrisposto entro il 15 di questo mese. Oggi sono state avviate le procedure di conciliazione con i sindacati che rappresentano i dipendenti della società di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il commissario Giovanni Calabrò, incontrando le varie organizzazioni, ha reso noto che l'azienda sta già muovendo i passi necessari per poter arrivare puntuale alla data stabilita. Ieri è stata trasmessa la fattura mensile alla ragioneria di palazzo Zanca con un impegno di spesa di 2 milioni e 200 mila euro più iva. La speranza è che non si verifichino gli intoppi del mese scorso scatenando l'ira dei lavoratori. Lavoratori che, con un impegno superiore all'ordinario, stanno recuperando la situazione che in alcune zone della città si è fatta critica con la crescita a dismisura di discariche. Il commissario liquidatore assicura che entro la fine di questa settimana dovrebbero essere eliminate. Da una settimana i mezzi trasportano alla discarica di motta S. Anastasia la media di 400 tonnellate di rifiuti al giorno e un paio di questi, hanno evidenziato tutti i loro anni e chilometri finendo quindi in officina.
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