S’è chiuso in primo grado davanti al giudice monocratico Tiziana Leanza il processo per la morte del 20enne Andrea Scaglione, deceduto in un incidente stradale nel luglio 2014 lungo la via Consolare Pompea, mentre era a bordo della sua Vespa 125, dopo essersi scontrato con una Citroen Xara.
Accusato di omicidio colposo era Francesco Consonni, che quella notte era alla guida dell’auto. Il giudice ha inflitto all’uomo la condanna a 2 anni e 8 mesi, più severa di quanto aveva richiesto l’accusa, c’era il pm Francesco Massara, che aveva sollecitato la pena di 2 anni e 6 mesi.
Consonni è stato difeso dall’avvocato Antonella Russo, che in udienza preliminare a suo tempo aveva chiesto e ottenuto dal gup la citazione in garanzia di una compagnia assicurativa come responsabile civile, la Allianz Assicurazioni, che è stata rappresentata in giudizio dall’avvocato Massimiliano Di Stallo, di Catania. La madre del povero ragazzo si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Omar Bottaro, di Padova.
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