Allarme a Limina per il rischio di cedimento strutturale del ponte Area Ciappi sulla Strada provinciale 12. Stando così le cose infatti Limina rischia di rimanere isolata. L’Amministrazione comunale ha lanciato l’allarme e ha comunicato come stanno le cose in seguito al sopralluogo effettuato dei tecnici dell’Ufficio tecnico mobilitati dopo la recente approvazione del Piano di protezione civile (14 dicembre) per il monitoraggio di tutte le infrastrutture strategiche del territorio. Le fenditure si evidenziano sulla carreggiata, ma quello che maggiormente impressiona e preoccupa sono le ampie fenditure che si sono palesate all’interno della volta dell’arcata in muratura del ponte al km. 9 della Strada provinciale 12 “Santa Alessio-Limina”. Il sopralluogo dei tecnici ha monitorato anche un altro tratto di strada appena prima dell’ingresso nel centro abitato, quello al km.7 in località Preci, dove il fondo stradale ha ceduto palesando un vistoso avvallamento in corrispondenza di una vasta lesione nella parete portante sottostante la provinciale. Il monitoraggio delle infrastrutture strategiche ha portato ad individuare ben sette criticità, in cui lo stato di pericolosità è molto alto per le condizioni strutturali e per la presenza di un grave dissesto idrogeologico. Il sindaco di Limina, Marcello Bartolotta, ricevuto il rapporto dell’Ufficio tecnico ha comunicato senza indugio al ministero delle Infrastrutture, alla Regione Siciliana, alla Protezione civile, al prefetto Trotta, all’ex Provincia regionale e al Genio civile «lo stato di gravità massima che rischia di compromettere i collegamenti viari, non solo col comune di Limina ma anche con i comuni vicini di Antillo, Roccafiorita e Mongiuffi Melia». Denunciando al contempo «l’incuria, le irresponsabilità, e la carenza di una adeguata programmazione di manutenzione della rete stradale da parte degli enti proprietari». «La possibilità reale di cedimento strutturale delle opere in questione – scrive il sindaco Bartolotta – è concreta anche per rischio idrogeologico e sismico di lieve e media gravità (codice giallo e arancione) e ciò comporterebbe non solo il totale isolamento di tutti e quattro comuni ma a anche una successiva serie di problemi gestionali dell’emergenza». Da qui la «diffida ad intervenire » agli enti preposti «per prevenire danni irreparabili anche alla privata e pubblica incolumità». Le criticità indicate dal sindaco Bartolotta riguardano oltre alla Strada provinciale 12 (quattro) anche la Provinciale 5 “L i m i n a - A n t i llo” e due strade di penetrazione agricola ex Esa. Chi ha il dovere di intervenire se l’ex Provincia non fa altro che piangere miseria, gridando ai quattro venti di non avere i soldi necessari per intervenire? Bella domanda.
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