Nel segno dei disagi e delle polemiche lo spettacolo Enrico IV, andato in scena venerdì sera, al Teatro Vittorio Emanuele. In alcuni momenti, la tensione ha preso il sopravvento, tanto che qualcuno ha chiesto l’intervento della Guardia di finanza per denunciare quanto stava accadendo. Oggetto del contendere, la ridotta capienza della struttura di via Garibaldi. Di conseguenza, quando alcuni abbonanti sono giunti in sala, non solo non hanno trovato il posto assegnato, ma hanno notato che mancavano intere file. Ecco quanto dichiarato ai militari una spettatrice: «Arrivata in Teatro, munita di biglietto, non potevo assistere allo spettacolo in quanto la fila corrispondente al biglietto era inesistente. Successivamente, ho chiesto chiarimenti a un signore facente funzione di responsabile di sala, che allargando le braccia mi faceva capire che non poteva risolvere il problema. Ho chiamato il “117” per denunciare l’accaduto». I verbalizzanti «hanno appurato la mancanza di tre file, la “F”, la “E” e la “H”» e «il biglietto della parte corrispondente alla platea fila F posto 11». Ieri è arrivata la replica del sovrintendente Antonino Saija, il quale ha premesso che il Teatro, come i suoi abbonati, «in questa vicenda è vittima». L’appalto dei lavori di ristrutturazione, «che doveva essere ultimato il 20 settembre, è gestito dal Comune» e noi stiamo subendo – ha aggiunto – danni economici e d’immagine ingenti». Per intoppi burocratici, la capienza è ridotta di un centinaio di posti, «ma sono messi in vendita meno biglietti, dando la priorità agli abbonati, che talvolta non trovano il posto assegnato». Saija ha riconosciuto che venerdì il responsabile di sala «ha affrontato il problema con poca professionalità».(r.d.)
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