Sulla carta la Lupa Castelli Romani sembra un facile boccone per il Messina, in realtà la sfida nasconde parecchie insidie che la squadra peloritana dovrà essere brava ad evitare. I laziali sono reduci dalla pesante sconfitta casalinga con il Foggia, una delle corazzate del torneo, ma in precedenza si erano disimpegnati discretamente, non raccogliendo quanto in realtà avrebbero meritato. Rispetto alle altre uscite l’atmosfera per il Messina sarà, certamente, diversa. Innanzitutto per la cornice di pubblico che si preannuncia più numerosa del solito anche perché la gara si gioca in notturna. Non accadeva dallo scorso dicembre, quando i peloritani ospitarono il Benevento. Molti degli scettici, inoltre, si sono già ricreduti sulla formazione di Arturo Di Napoli che con le prestazioni e i risultati si sta, sempre di più, attirando le simpatia della piazza. La gara di domani servirà anche come apri pista per le sfide di novembre che comincerà col la doppia trasferta di Foggia e Melfi e avrà il suo apice nel derby casalingo con il Catania per il quale la società ha già provveduto a vendere i biglietti, ottenendo anche l’aumento della capienza dello stadio.
Anche contro la Lupa Castelli Romani, il Messina sarà ancora costretto a cambiare l’undici iniziale. In difesa rispetto alla gara di Andria, tornerà a disposizione, dopo due turni di stop, Luca Martinelli.
Mentre nel reparto arretrato c’è abbondanza nelle scelte, in attacco, invece, le condizioni fisiche di Padulano, Tavares e Gustavo, limitano, e di parecchio, le opzioni del tecnico chiamato, ancora una volta, ad essere più forte dell’emergenza. Pochi problemi, invece, per la Lupa, che ha rimediato quattro sconfitte in sette uscite, costretta a fare a meno del capitano Colantoni, vittima di un gravissimo infortunio al ginocchio. L’allenatore Galluzzo punta sul sistema di gioco 4-2-3-1 con Scardina terminale offensivo. Proprio quest’ultimo andò in gol al S.Filippo, segnando la rete del 2-2 , nella sfida di due stagioni fa tra Messina e Poggibonsi.
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