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Lo Stretto torna
al centro di tutto

 La passeggiata sullo Stretto, che ha preso il via ai piedi della Madonnina del porto – con un’atmosfera resa se è possibile ancor più suggestiva dal gioco di ombre e colori di nuvole e pioggia –, ha rappresentato l’occasione per discutere sui temi di maggiore attualità riguardanti la città di Messina, ma non solo. Hanno parlato ovviamente del mare, con particolare attenzione al turismo ad esso collegato, le autorità presenti a bordo della nave Palinuro, ieri mattina, durante la giornata conclusiva della I edizione della Festa della Marineria, che è stata organizzata dalla Marina militare in sinergia con il Comune e l’Università di Messina. A bordo dell’incantevole nave scuola, che nel corso della manifestazione ha affascinato tutti i visitatori ed in particolare i più piccoli, ieri, per l’uscita in mare che ha preceduto l’apertura del corteo navale d’altura e le Regate veliche nello Stretto, c’erano la vicepresidente della Regione Siciliana Maria Lo Bello, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il commissario straordinario della Provincia di Messina Filippo Romano e il direttore editoriale della Gazzetta del Sud Lino Morgante. «La grande importanza della Festa della Marineria – ha sottolineato la dott.ssa Lo Bello – sta nell’intenzione, e nella capacità, di valorizzare quella che è una parte fondamentale della nostra storia. E potrebbe rappresentare il punto di partenza per un nuovo percorso finalizzato al rilancio infrastrutturale ed economico per la città dello Stretto, ma non solo». E parlando dello Stretto, la vicepresidente della Regione, si è soffermata anche sull’irrisolta questione del Ponte, recentemente tornato argomento di discussione: «Da siciliana – ha affermato –, tendo ad essere contraria. Il Ponte sullo Stretto ci farebbe perdere la nostra caratteristica “insularità”, ma soprattutto non credo sia tra le nostre priorità in questo momento. E non sono convinta che potrebbe rappresentare la svolta per “unire” la Sicilia al resto d’Italia e rilanciare i mercati. Dobbiamo pensare a ciò che il mare rappresenta per noi. Messina è la porta verso l’Europa. Ripartire dallo Stretto è la strada giusta per rilanciare l’economia a livello cittadino, regionale e anche nazionale». «Il mare –ha evidenziato l’on. Ardizzone – è il mezzo più potente che la città di Messina possiede, ma le sue grandi potenzialità non vengono sfruttate al massimo, soprattutto nell’ambito del turismo. Questa Festa, che verrà ripetuta annualmente, può rappresentare il punto di partenza per rimettere la Sicilia, Messina e lo Stretto al centro dell’attenzione anche in ambito nazionale». «Senza il nostro mare – ha aggiunto Romano –, sarebbe già morta anche quella piccola parte di economia che ancora resiste a Messina. Bisogna ripartire proprio dal mare per incentivare un turismo avanzato ad esso collegato, prestando attenzione a non commettere l’errore di pensare che il turismo collegato al mare sia soltanto quello croceristico». Temi importanti, come tutti quelli affrontati nell’ambito dei convegni, incontri e appuntamenti di natura culturale e di intrattenimento che hanno animato una cinque giorni da ricordare. Con il mare al centro di tutto.

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