È una “pentola a pressione” la questione rifiuti in città. Entro fine mese deve essere varata la Tari e l’analisi della delibera, da parte del Consiglio, è ancora allo stato embrionale. La battaglia sui reali costi del servizio è ormai al calor bianco. Oggi in commissione arriverà la resa dei conti nel faccia a faccia fra i dirigenti del Comune, gli assessori Ialacqua e Signorino e Messinambiente? I presupposti ci sono tutti e appaiono esplosivi alla luce di una nota preparata dal numero uno del dipartimento Ambiente e sanità Domenico Signorelli che fa notare come la richiesta di Messinambiente di avere almeno 3 milioni in più l’anno per il servizio, in realtà nasca da un costo “insostenibile” degli stipendi dei lavoratori, ritenuti in eccesso rispetto alle reali necessità di servizio. A sostegno della sua argomentazione Signorelli porta il parallelo fra la spesa pro capite del costo dei servizi di igiene ambientale in Sicilia e quelli previsti per il 2015 in città. Il messinese paga dieci euro in più, rispetto alla media degli altri isolani.
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