Noi in troppi? Gli esuberi non li cercate fra quelli che s svegliano alle 4 del mattino e che guadagnano 1300 euro al mese. Prima fanno scudo, e poi i lavoratori vanno all'attacco reagendo alle analisi di questi giorni sul costo del servizio e sulle accuse che sono piovute su di loro per la crisi che si vive quotidianamente in tema di rifiuti. Le maestranze di Messinambiente non usano mezzi termini. Alla conferenza indetta stamattina alla funzione pubblica della Cgil, c'erano sopratutto loro i rappresentanti dei lavoratori.” Serve una rotazione dei dirigenti che si occupano della gestione dei turni. Non è vero che siamo troppi ma è vero che siamo gestiti male. Ci sono resistenze al cambiamento e la prospettiva di finire all'AMAM – dice Clarà Croce' – dà fastidio a qualcuno, ma non a quelli che si spezzano la schiena ogni mattina.
Le testimonianze di Paolo Trimarchi portano tutti dentro l'autoparco d via Salandra. “Andrebbe chiuso! -dice- l'altro giorno è caduto un pezzo di cornicione proprio nella zona dove si mettono firme presenza. I Mezzi sono il nostro primo problema. Ma la città lo sa che sulle 14 zone in cui è divisa Messina almeno cinque ogni giorno restano scoperte dal passaggio degli autocompattatori? Lo sa che di mezzi leggeri, per raccogliere i rifiuti nei mercati spesso ne abbiamo due invece di quattro e l'altro giorno siamo andati con una Panda? I camion risalgono alla gestione di Altecoen e il 70% è fermo ed inutilizzabile. Ve lo ricordate il nostro compagno Nino Tomasello, se ci sono responsabilità per quella morte sul lavoro che i colpevoli paghino. Noi lavoriamo spesso senza guanti e senza divisa. Questo la città lo deve sapere
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