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Messina e Palazzi
puntano sull'appello
Corona verso Mazara

Il Messina è nelle mani dell’avvocato Mattia Grassani e della corte d’appello federale che dovrà pronunciarsi, presumibilmente a fine settimana, su Dirty Soccer. Le sentenze di primo grado decise, non hanno soddisfatto quasi nessuno, tranne Vigor Lamezia e Barletta che hanno rimediato sanzioni molto lievi rispetto alle pesanti accuse di illecito. Al fianco del Messina ci sarà anche il procuratore Stefano Palazzi che con gli uomini del suo staff ha portato avanti l’inchiesta. Il grande sconfitto dai giudici del tribunale federale nazionale è proprio Palazzi che in appello cercherà di essere più convincente con le tantissime prove che ha raccolto grazie alla collaborazione con la procura di Catanzaro. Si preannuncia dura battaglia e l’ipotesi che si andrà, in terzo grado, al Collegio di Garanzia del Coni è tutt’altro che peregrina. Un’altra battaglia, parallelamente, sarà portata dalle società, soprattutto di serie D, che contestano la diminuzione dell’organico di Legapro da 60 a 54 squadre, una cura dimagrante definita arbitraria e non rispettosa delle regole scritte. In questo contesto, giovedì prossimo saranno stilati i calendari del torneo che dovrebbe cominciare, salvo slittamenti, il prossimo 6 settembre. Il Messina attende gli eventi prima di capire cosa potrà fare da grande. La differenza tra terza e quarta serie non è proprio lana caprina. Mercato fermo perché sarà la categoria a dare le linee guida. Intanto l’ex capitano Giorgio Corona che ha giocato le ultime quattro stagioni con il Messina sta per accettare la proposta del Mazara, formazione che giocherà il campionato di eccellenza, l’unico che manca nella lunghissima carriera del bomber palermitano. Se il Messina dovesse disputare la serie D, Corona avrebbe ancora speranze di giocare in riva allo stretto ma, in questo caso, bisognerebbe convincere l’allenatore Arturo Di Napoli che, sull’argomento, non mai manifestato né interesse, né entusiasmo.

 

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