«Serviva una scossa e sono contento di averla data». Così commenta l’assessore dimissionario, il prof. Nino Mantineo, al termine del lungo vertice svoltosi a Palazzo Zanca. La dirompente lettera, inviata al sindaco il giorno prima di Ferragosto, ha lasciato il segno. Sul piano amministrativo, Renato Accorinti ha deciso di cogliere il “grido d’allarme” lanciato dall’assessore sul rischio concretissimo di perdere finanziamenti (i Fondi del Pac, il Piano di azione e coesione) di vitale importanza destinati ai servizi sociali, ai progetti per l’infanzia e alle attività di assistenza agli anziani. Il primo cittadino ha convocato ieri attorno allo stesso tavolo, richiamando tutti dalle ferie, il direttore-segretario generale del Comune Antonio Le Donne, dirigente e funzionari dei vari Dipartimenti. È stata decisa l’istituzione di una task force ed avviato un percorso che dovrebbe servire a recuperare tutte o quasi le risorse al momento venute meno (3 milioni di euro). Sul piano politico, il gesto di rottura di Mantineo non può essere sanato. E il sindaco è intenzionato a sostituire l’assessore già nei prossimi giorni.
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