Fideiussione bancaria di 400mila euro per l’iscrizione in Legapro, disponibilità del marchio Acr, completamento dell’organigramma societario e allestimento della squadra. C’è tanta carne al fuoco per il neo presidente del Messina Natale Stracuzzi, chiamato a fronteggiare e risolvere più situazioni nel più breve tempo possibile.
In attesa di brindare alla riammissione in Legapro, il pronunciamento del tribunale federale su Vigor Lamezia e Barletta potrebbe arrivare solo giovedì, il Messina sta cercando di completare organigramma societario.
Il nuovo direttore generale potrebbe essere Pasquale Leonardo che ha già lavorato in riva allo stretto qualche anno fa sotto la gestione Martorano. La scelta di direttore sportivo, invece, potrebbe ricadere sull'ex ds dell'Ischia Nicola Crisano. Il nuovo direttore sportivo giallorosso avrà il compito di completare la squadra di concerto con l’allenatore Arturo Di Napoli.
Leonardo e Crisano hanno bruciato, come si dice in questi casi, una folta concorrenza. Per la poltrona di direttore generale, tra gli altri, era stato contattato anche Pino Iodice, attualmente sotto contratto con l’Ischia, noto nell’ultimo anno per la querelle con il presidente della Lazio e patron della Salernitana Claudio Lotito. Come direttore sportivo, invece, dopo l’ex giallorosso Obbedio, sembrava vicino l’accordo con Antonello Laneri, già collaboratore nel Messina di Aliotta e reduce dalla promozione in Legapro con l’Akragas. Un nome, peraltro, gradito alla tifoseria per il suo brillante curriculum. Credenziali, tuttavia, non ritenute sufficienti.
Intanto l’ex direttore sportivo peloritano, Fabrizio Ferrigno si accaserà al Catania di Antonino Pulvirenti dove ritroverà nello staff tecnico-dirigenziale il messinese Peppe Bonanno e Marcello Pitino. Ferrigno aveva dato la sua disponibilità a lavorare ancora per il Messina ma dopo il passaggio di proprietà l’interesse è lentamente scemato.
Sul fronte prettamente societario, il presidente Natale Stracuzzi sta valutando come sistemare le vecchie pendenze senza alterare il budget previsto che servirà, prevalentemente, per allestire una rosa degna della Legapro. Operazione non semplice dal momento che dopo il cambio di proprietà, i creditori si sono moltiplicati come funghi. Da segnalare, tra gli altri e pare che la fila sia molto lunga, la richiesta di pagamento di un’azienda di Ravenna per la cartellonista a bordo campo. In questo momento tutti gli sforzi sono dedicati alla fideiussione bancaria da 400mila euro che
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