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Gotha 3, chiesta la conferma delle condanne

tribunale messina

Il PG Salvatore Scaramuzza, oggi in Corte d’Appello, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado nel processo in abbreviato dell’operazione antimafia Gotha 3. Il rappresentante della pubblica accusa ha ripercorso le vicende che hanno portato agli arresti di boss ed affiliati delle famiglie mafiose barcellonesi, tratteggiando con particolare attenzione la figura dell’avvocato Rosario Pio Cattafi, l’uomo indicato da alcuni collaboratori di giustizia come il vero capo della mafia del Longano, il padrino che teneva i rapporti con le cosche di Cosa Nostra palermitana e catanese.

Scaramuzza ha chiesto la conferma delle condanne, inflitte dal gup Marino, a 12 anni per Rosario Pio Cattafi,  a 7 anni e mezzo per Giuseppe Isgrò, a 6 anni e 8 mesi per Tindaro Calabrese, a 5 anni e 8 mesi per il boss di Castroreale Giovanni Rao, a 4 anni e 8 mesi per Salvatore Carmelo Trifirò, a 4 anni e 4 mesi per Agostino Campisi.   Nel corso dell’udienza sono state stabilite anche le liquidazioni per le parti civili ammesse al processo. Fra queste 10mila euro ai comuni di Mazzarrà S.Andrea e Barcellona e 5mila euro all’associazione vittime della mafia. Altre somme sono state disposte per imprenditori vittime del racket che hanno avuto il coraggio di denunciare le estorsioni. Il processo riprenderà a settembre con le repliche dei difensori.   

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