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Controlli e sacrifici
per superare
emergenza rifiuti

Cassonetti pieni, cataste di rifiuti attorno. La riviera nord è sicuramente la zona in cui in questo periodo si registrano le maggiori difficoltà. Messinambiente sta facendo i salti mortali per superare l’emergenza. Da una settimana lavora a pieno ritmo, ma deve fare i conti con i soliti problemi di mezzi ridotti e purtroppo anche con l’inciviltà di chi lascia i rifiuti per strada senza curarsi della legge. L’articolo 192 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 parla chiaro. Vieta “l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo”, e “l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali o sotterranee”. Chi non rispetti la norma è punito “con la sanzione amministrativa pecuniaria da 105 a 620 euro”, nel caso di rifiuti pericolosi e ingombranti e da 25 a 155 euro, negli altri casi. Ricordarlo non è superfluo, considerato che nelle ultime settimane il fenomeno è tornato di grande attualità. La Polizia Municipale ha sanzionato diversi cittadini, lo farà ancora nei prossimi giorni, consapevole che la repressione di questi comportamenti è forse l’unica soluzione per agevolare il lavoro di Messinambiente.

Un lavoro reso già complesso dalle croniche difficoltà legate ai mezzi. Che sono pochi e vecchi e che per questo, purtroppo, spesso si fermano. La scorsa settimana ne sono mancati due ed è diventata un’impresa evitare che attorno ai cassonetti si creassero le classiche cataste di rifiuti. Bisognerà stringere i denti, finché non arriveranno mezzi nuovi.

Nel contempo, però, bisognerà studiare una soluzione per fronteggiare l’emergenza. Già da un mese Messinambiente ha aumentato i mezzi in servizio nella riviera nord. Non è stato sufficiente anche perché nello stesso periodo proprio in quella zona si sono concentrati altri rifiuti. Quelli di Villafranca, Rometta e degli altri comuni limitrofi, dove è partita la raccolta differenziata porta a porta. C’è chi proprio non vuol saperne di farla e preferisce fare chilometri in auto per portare i rifiuti indifferenziati ai cassonetti messinesi. Non potendo sanzionare chi butta i rifiuti negli orari corretti all’interno dei cassonetti, anche se viene da altri luoghi, Messinambiente ha scelto di rimuovere quelli più vicini alla provincia, a Ponte Gallo, ma il problema resta.

L’unica soluzione ipotizzabile è quella scelta dal comune di Saponara. Li il porta a porta non era partito. I pochi cassonetti del paese erano stati presi d’assalto dagli abitanti di Rometta e Villafranca. Il comune è corso ai ripari e ha lanciato rapidamente il porta a porta nella parte marittima del paese.

Lo stesso si potrebbe fare sulla riviera nord, quantomeno nei villaggi periferici. Sperando che questo serva a scoraggiare chi in questi giorni usa i cassonetti che fanno parte del comune di Messina, creando ulteriori disagi. 

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