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Canile abusivo Don Blasco, randagi trasferiti
al “Millemusi”

 E stato il giorno dell’addio al “canile temporaneo” di via Santa Cecilia. Il mattino di uno sgombero rigato di lacrime calde e pochi sorrisi. Come fosse stata la partenza per una terra lontana, davanti alle madri, di un gruppo di bambini. Da quel lungo cortile d’asfalto dell’ex Facoltà di Veterinaria, dove negli anni 90 gli studenti sciamavano lungo aule e laboratori a piano terra, sono andati via di buon mattino i primi trenta cani randagi. Li hanno fatti salire senza sforzo nel furgone comunale, chiamandoli con quei nomi in cui c’è tutta una vita di cure e tenerezze: Rio, Tigra, “Otello lasciato dal Polacco”, Ovetto 1, Ovetto 2, Ovetto 3, e quella cagna “Mani” che fa ancora pensare ai suoi 11 cuccioli tutti nati qui e adottati da famiglie messinesi. Vite di cani ricominciate dopo un grave incidente, un ricovero dopo un feroce morso, una malattia, un’invalidità. Qui sono tornati alla salute, alla vita. A dare loro le loro ultime carezze le donne che, dal primo giorno, da mattina a sera, li hanno nutriti e assistiti. Persone belle come Caterina Arcovito, Pina La Maestra, Martina Lo Bosco, Cetty Fragapane, Roberta Arena e Graziella Petitto, e altre ancora

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