«Gli elementi forniti, con corretto comportamento processuale, impongono la revoca della misura». È forse questo il “cuore” del provvedimento con cui il gip Salvatore Mastroeni ieri mattina ha revocato la misura interdittiva applicata due settimane addietro ai vertici societari della “Caronte&Tourist” di Messina e della “Salerno Container Terminal” di Salerno, ovvero i gruppi Franza e Gallozzi, in relazione all’ipotesi di turbativa d’asta per la gara della rada San Francesco del 2013. Una misura decisa a suo tempo su richiesta del sostituto procuratore Liliana Todaro, che da ieri però ha cessato i suoi effetti visto il provvedimento esitato dal magistrato. Tecnicamente si tratta della misura cautelare dell’i n t e r d izione per 12 mesi dall’attività d’impresa, limitata solo all’espletamento di gare pubbliche in provincia di Messina, per i vertici societari della Caronte&Toursit Spa e della Salerno Container Terminal Spa. L’i p otesi d’accusa era di turbativa d’asta in relazione alla gara per la gestione della rada S. Francesco bandita dall’Autorità portuale nel 2013. Ma è un’ipotesi che evidentemente non ha retto.
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