Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Servizi sociali, protesta a Palazzo
la Cgil prepara lo sciopero

Non è servito un incontro oggi con l’assessore Mantineo a calmare le acque fra i lavoratori dei servizi sociali. Una cinquantina di operatori della CGIL hanno invaso Palazzo Zanca per protestare, contro i ritardi nella corresponsione degli stipendi. Le fatture vengono saldate alle cooperative non in tempo utile e questo  fa saltare tutte le scadenze.  L’incontro di oggi , per il sindacato non ha sortito gli effetti sperati. La Funzione Pubblica della CGIL annuncia lo sciopero e chiede un incontro al Prefetto. L’assessore Nino Mantineo ha convocato i presidenti delle cooperative per giovedì’ prossimo. 

A due giorni dagli Stati Generali dei Servizi Sociali, arriva l’ennesima protesta a Palazzo Zanca.

E’ la CGIL a urlare la propria delusione per dei ritardi nella corresponsione degli stipendi che alcune cooperative hanno difficoltà ad anticipare.

Sono tre i servizi che soffrono più di altri, per un totale di quasi 200 lavoratori: quelli degli asili nido, dei Centri di Aggregazione giovanile e dei Servizi di assistenza domiciliare per i portatori di handicap.

Una cinquantina di lavoratori invadono pacificamente Palazzo Zanca. Le forze dell’ordine controllano con attenzione tutto, dentro e  fuori dal Comune. Nessuno vuole rischia re un nuovo assalto agli uffici ma per la verità stavolta non c’erano proprio i presupposti.

Il sistema di pagamento dei servizi sociali passa dalle forche caudine delle fatturazioni delle cooperative da cui dipendono i lavoratori, passano dalle verifiche del dipartimento, dal nulla osta della ragioneria e quindi dal pagamento delle fatture e dunque degli stipendi. Una trafila lunghissima e piena di possibili imprevisti che rendono costantemente in ritardo ogni pagamento dall’inizio dell’anno. La fattura di marzo – dice la CGIL – non è stata saldata e le cooperative hanno anticipato diverse centinaia di migliaia di euro. Ma una seconda volta, per loro , è un po’ troppo. 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia