La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al magistrato che vive sotto scorta per le minacce subite, avverrà «non dentro, ma fuori dal Palazzo, perché è questo il significato: l’intera comunità, nel rendere omaggio all’impegno di un magistrato che ha raccolto il testimone ideale da Falcone e Borsellino, si unisce nel sostegno e nella mobilitazione contro tutte le mafie». Piovono le adesioni alla giornata, che sarà introdotta dagli interventi del sindaco Accorinti e della presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e che vedrà presenti alcuni familiari delle vittime di mafia, magistrati e giornalisti, esponenti del movimento antimafia. Parteciperanno all’evento le famiglie Manca,Campagna e Agostino, Sonia Alfano, Giovanni Impastato e “Casa Memoria Impastato”, Rita, Salvatore e Lucia Borsellino, Dario e Jacopo Fo. Saranno rappresentati enti e istituzioni. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocettà manderà un esponente della sua giunta; presente, invece, il presidente dell’Ars, il messinese Giovanni Ardizzone. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, impossibilitato a venire, manderà il gonfalone della città Capitale d’Italia. Dall’altra sponda dello Stretto arriveranno i sindaci di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, di Villa San Giovanni, Rocco La Valle. E poi i primi cittadini di Lampedusa, Giusy Nicolini, di Livorno, Filippo Nogarin, e di Palermo, Leoluca Orlando; il commissario della Provincia di Messina, Filippo Romano; i procuratori aggiunti Sebastiano Ardita e Nicola Gratteri; don Luigi Ciotti; i responsabili del Gruppo Abele, dell’associazione Libera, della Comunità di Sant'Egidio, di Avviso Pubblico, del movimento Agende Rosse di Palermo, Torino e di Messina, del gruppo Graziella Campagna, del Comitato Addiopizzo di Messina e di Palermo, del movimento Cambiamo Messina dal Basso, della Comunità islamica siciliana, di Telejato, di Anpi-Scorta civica, di Mafia- Maps, di Stampo Antimafioso, di Wikimafia Associated. Hanno aderito Riccardo Orioles, padre Alex Zanotelli, Enzo Iacchetti, il movimento Taranto Respira, l’Anci Sicilia, la deputata regionale Valentina Zafarana del movimento Cinque Stelle e il Meetup Grilli dello Stretto, l’associazione “Dieci e Venticinque” di Bologna e l’associazione culturale Energia Messinese. Ma nelle ultime ore si sono unite anche tante amministrazioni, da Bologna a Venezia, oltre che molti Comuni della nostra e delle altre province dell’Isola. Tutti uniti, dunque, per dimostrare con i fatti che Messina non è “città babba”.