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Trasferito in gran segreto in un convento il frate accusato di pedofilia

Sono ore difficili per la chiesa messinese dopo lo scandalo che ha investito un frate della chiesa di San Domenico accusato di pedofilia da un uomo conosciuto su FB con il quale si era confidato. Il frate calabrese, su disposizione del suo superiore, il priore provinciale dei frati predicatori della Provincia Fra Francesco Giovanni La vecchia, è stato trasferito in un convento del sud Italia. Località segreta, proprio per evitare troppe attenzioni mediatiche e consentirgli di meditare e raccogliersi in preghiera dopo il trambusto seguito alla denuncia presentata ai Carabinieri di Rovigo dal giovane che si è finto un camionista gay per smascherarlo.

Adesso sarà la Procura di Messina ad acquisire il dossier raccolto dall’uomo. Un  incartamento da una denuncia di sette pagine, 4 allegati ed un CD nel quale i finto camionista veneto ha raccolto le foto che il frate gli ha inviato sul suo profilo FB raffiguranti fra gli altri rapporti sessuali con minori ed anche i genitali di un bambino di sei anni che il frate avrebbe baciato ed accarezzato dopo aver pagato 100 euro al padre tossicodipendente. Reato consumato a Messina del quale gli inquirenti dovranno occuparsi così come il rapporto sessuale avuto con un ragazzo di 17 anni. Ma al di là delle notizie di reato le conversazioni allegate alla denuncia presentano una serie di rivelazioni che se autentiche potrebbero far tremare la chiesa. Il frate domenicano racconta al suo amico di orge fatte con altri preti a Roma, Torino, Genova, Bari, Roma, Bergamo, Milano e Brescia. Viaggi compiuti con la scusa di incontri spirituali. Un frate affitta un appartamento, un altro ha il compito di trovare escort uomini. Servono 3000 euro per una coppia di ragazzi. E l’amico gli chiede: con quali soldi li pagate? Con le offerte che ci dà la gente è la raggelante risposta del frate che poi invita l’amico a venirlo a trovare a Messina magari per fare sesso in chiesa. Offerta che l’amico rifiuta: “Sono cattolico praticante non farei mai una cosa del genere”.

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