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Terminalisti in sciopero, c'è l'impegno del sindaco

Si è concluso poco dopo le 23 di ieri l'incontro tra il sindaco Renato Accorinti, l'assessore Sebastiano Pino e una rappresentanza dei lavoratori che si occupano della gestione degli approdi marittimi a Sud. Gli operatori hanno indetto uno sciopero di 24 ore, dalle 12 del 27 aprile alle 12 del 28, per ottenere certezze sul loro futuro occupazionale, in bilico tra la gestione attuale affidata alla Terminal Tremestieri e la conclusione dell'iter per il nuovo affidamento del servizio, per il quale è attesa l'apertura della busta con all'interno un'unica offerta, quella presentata dalla Comet srl.

I sindacalisti Antonino Di Mento (Fast Confsal) e Guglielmo Pellegrino (Ugl Mare e Trasporti) hanno sollecitato una diretta mediazione dell'Amministrazione comunale, ottenendo un impegno da parte di Accorinti. Il primo cittadino si è dichiarato pronto a sostenere i lavoratori, sollecitando la conclusione dell'iter per il riaffidamento gestionale del terminal: «Chiamerò nelle prossime ore il presidente Antonino De Simone, chiedendo notizie sui tempi». Anche l'assessore Pino ha garantito che si farà portatore della questione in occasione del prossimo comitato portuale, in programma il 4 maggio. Accorinti ha poi aggiunto: «Ho sentito qualche ora fa il ministero Del Rio, invocando un nuovo incontro per la risoluzione dei nodi legati ai trasporti sullo Stretto ed alle Infrastrutture». Il sindaco reclama impegni concreti, non ancora una volta tesi a “diluire” la sostanza, sui finanziamenti necessari per l'avvio dei lavori per il nuovo porto e suoi poteri speciali.

Tornando ai terminalisti, Pino ha spiegato: «Faremo quanto è nelle nostre possibilità, aperta la busta verificheremo se l'intenzione della Comet è di rispettare la clausola sociale inserita nel bando e in che termini». Una volta venuti a conoscerenza, eventualmente verrà contattata la Terminal Tremestieri, alla quale i lavoratori sono attualmente legati con un contratto a tempo indeteminato, per avviare una trattativa mirata al trasferimento della parte non assorbita in una delle aziende che compongono la stessa terminal. Cioè Meridiano Lines, Bluferries e Caronte&Tourist, che, lo ricordiamo, hanno disertato il tavolo tecnico convocato a Palazzo Zanca lo scorso 11 febbraio. L'ipotesi della “mobilità” è sempre stata scartata dalle tre società di navigazione per “mancanza di fondatezza giuridica”, in quanto la stessa Terminal Tremestieri Srl risulterebbe essere soggetto distinto dalle aziende che compongono la compagine sociale, quindi non responsabili degli esuberi derivanti da cessazioni di situazioni produttive in essere. I sindacati, però, facendo riferimento ad una nota inviata dall'antitrust all'Ap di Messina, sostengono il contrario.

Il muro contro muro, in questa fase, è evidente, non serve comunque a nessuno. Occorre confrontarsi e trovare una soluzione per queste maestranze. E' quanto chiede anche il consigliere comunale Piero Adamo, presente alla conferenza di presentazione del presidio (assieme alla collega Faranda) e all'incontro serale tra le parti: «La vertenza che riguarda gli operatori è solo la punta dell'iceberg di un sistema fallimentare, che deve essere riorganizzato in fretta. Serve mediazione ma anche pugno duro, il sindaco Accorinti ci ha prospettato varie possibilità dopo avere dialogato con i governi nazionale e regionale. La città non più aspettare». E nemmeno i 35 lavoratori, che minacciano uno sciopero ad oltranza se le cose non dovessero cambiare.

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