Sul tavolo della commissione i due tecnici porteranno le carte che fotografano la situazione allo stato attuale. Sta per essere completata la fase propedeutica all’emanazione del decreto di finanziamento da parte della regione. Regione che un anno fa, quanto l’avvio dei lavori sembrava ormai scontato, chiese l’adeguamento del progetto, divenuto esecutivo dopo l’ok del Genio civile, a nuove normative subentrate nel frattempo. Adeguamento che lo staff diretto dall’ingegnere Antonio Rizzo ha provveduto ad effettuare consegnando il 2 aprile scorso gli elaborati alla società di validazione. Quest’ultimo organismo ora avrà 60 giorni di tempo per esprimere un parere sulle variazioni che sono state apportate. Dovrà farlo al massimo entro il 2 giugno. Solo dopo il responsabile unico del procedimento potrà chiedere all’assessorato regionale ai lavori pubblici lo stanziamento delle risorse necessarie per eseguire l’opera. In totale 27 milioni di euro per riammodernare in alcuni punti e realizzare totalmente in altri, una strada che parte dal cavalcavia ferroviario fino alla Zir per innestarsi con il viale Gazzi. I primi fondi, tra 5 e 7 milioni di euro saranno destinati agli espropri di quelle costruzioni ricadenti lungo il tracciato della nuova via Don Blasco. Una decina di abitazioni, le cosiddette case D’Arrigo, all’altezza di via Salandra, e una trentina di aziende che dovranno trasferirsi altrove. Entro la fine della prossima estate l'avvio dei lavori che richiederanno tra 18 e 20 mesi. Il tracciato di questa importante arteria che servirà anche a decongestionare il traffico cittadino dal passaggio dei tir sulla via