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Palacultura, via
il dormitorio

Un terrazzo adiacente l’atrio del Palantonello che era divenuto un vero e proprio dormitorio. E non è la prima volta che ciò accede. Anche lo scorso anno, soprattutto durante le stagioni più calde, molti extracomunitari si fermano a dormire a Messina in alloggi di fortuna. Verosimilmente si tratta di ospiti dei centri di accoglienza sparsi in Sicilia, in particolar modo del Cara di Mineo. Sono coloro che durante la giornata si appostano ai semafori della città per chiedere l’elemosina agli automobilisti. Da questi centri partono tutte le mattine in pullman o in treno per giungere a Messina. E siccome il regolamento dei Cara gli consente di rimanere fuori fino a tre giorni, pena la perdita del diritto di chiedere asilo e quindi ottenere i documenti utili per raggiungere località del nord Europa, puntano a trascorrere la notte a Messina per evitare altrettanti spostamenti da e per i centri di accoglienza dove si può risiedere fino a 18 mesi. Non sono insomma gli extracomunitari che risiedono per brevissimi periodi nei centri di Messina, come la tendopoli dell’Annunziata o la caserma Gasparro di Bisconte. Quì solo minori o adulti in transito dopo essere sbarcati nel nostro porto. Tornano a quelli che arrivano da fuori, c’è da chiedersi chi gestisca i loro spostamenti e soprattutto le varie postazioni semaforiche. Luoghi dove negli anni si son visti slavi, rom, marocchini, qualche romeno. Il sospetto che il tutto sia governato da una super organizzazione criminale è fondato. Tornando a quanti trascorrono anche la notte in alloggi di fortuna, non faranno fatica a trovare un’alterativa al terrazzo del Palacultura dove nella tarda mattinata addetti del comune hanno anche effettuato la disinfestazione. L’anno scorso, extracomunitari dei centro di accoglienza della Sicilia sono stati visti dormire persine nelle aiuole della nuova area attorno alla statua del Nettuno, dinnanzi la prefettura. Il problema dei loro bivacchi è serio. Ma lo è ancora di più quello legato al movimento che ruota attorno a questo giro che frutta affari nelle zone centrali di tutte le città dell’Isola. Come a Messina.

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