La bomba esplosa ieri con il licenziamento del direttore tecnico, l’ing. Natale Cucè rischia di scatenare uno spostamento d’aria all’interno di Messinambiente dagli effetti ancora difficili da valutare.
Sulle reali ragioni che hanno spinto il liquidatore Alessio Ciacci ad assumere il clamoroso provvedimento il mistero è ancora fitto. Lo stringato comunicato con cui l’azienda ieri, attraverso il suo sito internet, ha dato il benservito all’ormai ex direttore tecnico non fornisce alcuna spiegazione. Quel che è certo è che il provvedimento giunge senza preavviso e senza avvisaglie almeno così è apparso dall’esterno. Al suo posto è stato nominato direttore tecnico ad interim il responsabile tecnico, ing. Roberto Lisi. Ma la reazione di cucè non si è fatta attendere e come ci si poteva immaginare ha subito chiarito che si rivolgerà alla magistratura per l’accertamento dell’infondatezza, inconsistenza e pretestuosità del provvedimento adottato e per tutelare la sua immagine
Il licenziamento –ha detto l’ingegnere Cucè- è giunto del tutto imprevedibile ed inaspettato in considerazione della rinnovata stima ed apprezzamento per l’attività da me svolta ed i risultati ottenuti., Stima, dice Cucè,che gli è stata ribadita anche pubblicamente, dal Liquidatore Ciacci, dai suoi consulenti e dai vertici del Comune.
Poi l’ex dirigente di Messinambiente rincara la dose e dice di essere certo
che l’Autorità Giudiziaria farà piena luce sulle reali ragioni – ad oggi a me oscure – sottese alla determinazione del Liquidatore di Messinambiente di adottare il provvedimento nei miei confronti, ristabilendo quella legalità calpestata con noncuranza.
Cucè insomma ntende tutelarsi mentre dalla sede di via Dogali non giungono risposte. Ciacci, ieri dopo l’assemblea dei soci nei qualinon si è trattato l’argomento Cucè, ha preso le valigie ed è tornato a casa in Toscana per il fine settimana. Sarà a Messina lunedì e forse se ne saprà di più e si potrà capire se per il liquidatore le prestazioni di Cucè non sono ritenute in linea con gli obiettivi dell’azienda. Anche se nei corridoi di Messinambiente si vocifera che i rapporti fra Ciacci e Cucè da un po’ di tempo non erano così idilliaci. Ma il provvedimento ha sorpreso anche Palazzo Zanca. L’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua ha detto testualmente che un licenziamento in tronco non è cosa da tutti i giorni. La questione andrà approfondita ma sicuramente alla base del provvedimento ci saranno motivazioni forti che Ciacci dovrà esporre
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