Braccia alzate, un foglio di carta bianco in mano. Rappresenta, simbolicamente, il loro contratto. Che non c’è. I diritti negati. Nonostante 20 anni di precariato e di promesse. Nonostante battaglie combattute con toni pacati ma decisi. Non sempre alzano la voce, i precari storici del comune. Non lo fanno perché non sono convinti che sia questa la strada giusta da percorrere per ottenere una stabilizzazione che sembra sempre un sogno lontano.
Anche stamattina, nonostante la rabbia e le preoccupazioni, hanno discusso e si sono confrontati restando sempre sui giusti binari. Chiedendo un confronto con l’amministrazione, pretendendo rassicurazioni. Che per la verità sono anche arrivate dal vicesindaco Signorino, intervenuto in assemblea per ribadire l’impegno della giunta per trovare una soluzione per questi precari. In realtà, neppure questa è una novità.
I precari avevano anche pensato di portare avanti iniziative di protesta più forti, ma alla fine hanno deciso di congelarle. Signorino ha spiegato che la prossima settimana verrà convocato un tavolo tecnico per discutere della loro situazione e dunque delle ipotesi di stabilizzazione. Fino a quel momento, la protesta resterà in stand by. Poi si vedrà.
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