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Il Riesame: Genovese resta in carcere

 »Quadro cautelare allarmante», oppure «disinvoltura e professionalità criminale». O ancora «stravolgimento totale e financo datato nel tempo, per finalità illecite e clientelari, del delicato ruolo istituzionale allo stesso delegato». Emerge un quadro molto pesante dal provvedimento con cui i giudici del Riesame hanno detto “no” alla scarcerazione dell’on. Francantonio Genovese, che quindi rimane in cella almeno per il momento, in attesa che il suo legale, l’avvocato Nino Favazzo, programmi una nuova strategia difensiva. Il “no” alla scarcerazione del parlamentare, argomentato in otto pagine dal collegio del Riesame presieduto dal giudice Nunzio Trovato, è la clamorosa notizia di ieri a margine della lunga udienza del secondo troncone del processo “Corsi d’oro 2” sulla formazione professionale davanti ai giudici della prima sezione penale, celebrato in Corte d’assise, visti i grandi numeri, tra la mattina e il pomeriggio. Processo che lo vede imputato insieme ad altri 30, tra persone fisiche, enti professionali, e società. Una lunga udienza che è servita alla Procura, ieri c’erano l’aggiunto Sebastiano Ardida e il sostituto Fabrizio Monaco, e ai tanti difensori, per presentare i cosiddetti “mezzi di prova” ed impostare il futuro dibattimento tra testimoni da sentire, intercettazioni da sbobinbare e trascrivere, e altri atti da depositare.

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