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Porto sempre chiuso e la farsa continua

La farsa continua mentre i tir circolano nelle strade del centro a tutte le ore del giorno e della notte. Il porto di Tremestieri, oltre alla discutibile realizzazione e all’altrettanto discutibile ristrutturazione, si avvolge sempre più in un fitto mistero. Se da un lato fervono iniziative per apportare in un futuro si spera immediato quei correttivi necessari per sfruttare al meglio il bacino di emergenza, dall’altro è la solita storia quando c’è da intervenire per consentire la riapertura ogni qualvolta l’invaso di riempie di sabbia. 17 giorni sono già trascorsi senza che a Tremestieri sia stato tolto un solo metro cubo di ghiaia. E dire che per portarsi avanti con il lavoro, l’autorità portuale aveva già appaltato le operazioni di dragaggio ancora prima che si rendessero necessarie.   Il problema è quindi sempre lo stesso: l’autorizzazione da parte dell’assessorato regionale al territorio e ambiente. Un visto che anche in precedenza, quindi tutt’altro che inedito, arrivava sempre con notevole ritardo. Si sperava che con l’avvento nella Giunta Crocetta di un assessore messinese, proprio al territorio e ambiente, questa inutile, insopportabile, irritante e scandalosa attesa potesse avere fine. E invece, neanche la titolarità di Maurizio Croce di questo assessorato è servita. Stando almeno ai fatti. Per ripulire il porto nella precedente occasione, tra primi di novembre e fine gennaio, ci sono voluti 84 giorni. Adesso siamo già a 17. Anche l’impresa chiamata a ripristinare la funzionalità del bacino sembra aver perso la pazienza. Stamani, autorizzazione o meno, la draga è partita da Viareggio e dopo domani sarà a Messina. Ora bisogna scongiurare che l’imbarcazione resti ferma in porto senza poter operare. Significherebbe aggiungere danno ad un costo già importante. La beffa, invece, la tocchiamo con mano tutti i giorni.

 

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