Un attentato , a quanto pare, è stato compiuto nella serata di ieri ai danni di un’autofficina di via Roma, traversa della parte alta del viale Annunziata. Vittima del rogo di probabile origine dolosa è stata l’attività di un artigiano che da tempo lavora nella zona, non distante dal frequentatissimo centro commerciale “Co”. L’allarme è scattato pochi minuti dopo le 20 quando alcuni passanti hanno notato fitte colonne di fumo levarsi dal cortile esterno dell’autofficina in cui erano parcheggiate tre vetture. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del distaccamento Nord agli ordini del caposquadra Pietro Greco che hanno faticato non poco per spegnere le fiamme. Era già arrivato il titolare dell’esercizio che assieme ad alcune persone, provvisto di un tubo, stava cercando di ridurre la portata del rogo. Consistenti i danni, non per l’adiacente struttura coperta ma per le automobili su cui le fiamme sarebbero state appiccate versando del liquido infiammabile: due “Fiat Panda” che sono state danneggiate in modo grave e parzialmente carbonizzare ed un’«Alfa 147» che ha riportato danni abbastanza consistenti ad una fiancata. Contestualmente ai vigili del fuoco sono arrivati nella traversa, ed hanno avviato i primi accertamenti anche gli agenti della sezione Volanti e gli uomini della polizia scientifica. Ci si è resi conto della probabile natura doloso dell’incendio, anche se non sono state trovate taniche né evidenti tracce di benzina. Ciò in considerazione della contemporaneità dell’incendio su entrambe le “Panda” che si trovavano parcheggiate e, peraltro, a una certa distanza l’una dall’altra. Da questi due mezzi le fiamme si sono propagate poi sull’Alfa 147. Approfondimenti investigativi sono adesso in corso, anche a cura della Squadra mobile, per far luce sulla dinamica e i possibili moventi di un così grave gesto, e quindi poter risalire all’identità degli incendiari. Nessuna pista viene esclusa, da quella di un tentativo di intimidazione legata al mondo del racket, al gesto di uno squilibrato, ad altre piste e moventi di naturale criminale. Il titolare dell’attività è stato a lungo ascoltato dagli investigatori. L’episodio, verificatosi sabato sera, quasi all’ora di cena e del ritorno a casa di tante famiglie residenti all’Annunziata alta, ha creato una certa apprensione nella zona. Un tentativo di “intimidazione”, forse, in merito al quale tutti auspicano possa essere fatta luce al più presto.
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