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Messinambiente, spese e consulenze che non convincono

Tempi duri per i vertici di  messinambiente. Un paio di consiglieri comunali hanno voluto accendere i riflettori sulle attività del commissario liquidatore Alessio Ciacci e del suo primo esperto Raphael Rossi.

A Ciacci, Angelo Burrascano ha chiesto il conto delle spese sostenute per conto della società.

Dopo diversi mesi dalla interrogazione  il responsabile di Messinambiente ha risposto in maniera circostanziata ma aprendo anche alcuni interrogativi sull'opportunità di taluni esborsi.

Ciacci, oltre alla retribuzione, ha diritto per contratto firmato dall'Amministrazione comunale, anche a rimborsi per spese di vitto alloggio e viaggi vari. Le cifre riguardano otto mesi del 2014 da aprile a fine novembre ed alcuni di queste hanno mosso la curiosità di molti.

Balza all'occhio - in base alla verifica del consigliere del Megafono -  un pranzo o cena di rappresentanza di fine giugno per la quale Ciacci,  ha speso 499 euro. Nessun altro particolare è stato fornito al consigliere Burrascano. Altre spese di rilievo sostenute dal liquidatore sono quelle che riguardano il suo vitto e l'alloggio. La media è di 1000 euro al mese, totale quasi 9000 euro. Si arriva a 12 mila 400 euro per le spese di viaggio. Nel solo mese di novembre Ciacci si è mosso verso casa e verso altre città per questioni di lavoro per 2700 euro. La somma delle spese di vitto, alloggio, viaggi e cene varie del manager toscano in otto mesi arriva a 23 196 euro.  Burrascano ha chiesto invano a Ciacci di giustificare questa cifra indubbiamente significativa. Ma i rimborsi non  sono finiti perchè altri, la società in liquidazione li ha pagati ad altri collaboratori di Ciacci. Senza troppi altri particolari vengono saldati 17 mila euro per spese di viaggio ed alberghi e ristoranti a 9 fra collaboratori ed esperti fra i quali spiccano i 4000 euro spesi da Stefano Di Polito nei 5 mesi estivi in cui ha lavorato come consulente per la differenziata a Taormina. E poi c'è il super esperto Raphael Rossi che ha lavorato per sette mesi con stipendio di 35 mila complessivi e 8mila 700 euro di rimborsi.   Burrascano non discute la legittimità delle spese ma vuole sapere i particolari e se necessarie.

Ma la vicenda  di Raphael Rossi ha interessato anche un altro consigliere. Oggi Daniele Zuccarello ha presentato un esposto in procura per verificare i termini del singolare affidamento di una consulenza da oltre 30 mila euro  per 50 giorni di lavoro ad una società, la Re Sources di Torino, nata qualche giorno prima dell'incarico, ed il cui rappresentante legale è quel Raphael Rossi a cui non è stato rinnovato il contratto nell'autunno scorso. Anche in questo caso le domande sulla opportunità appaiono degne di risposte anche da parte di chi ha scelto questi vertici manageriali.

 

 

 

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