Ha negato qualsiasi responsabilità. Ha detto di non aver mai preso soldi né di aver promesso a qualcuno l’aggiudicazione di lavori di somma urgenza. Si è difeso con forza, davanti al gip Maria Luisa Materia, il geometra del CAS Agostino Bernava arrestato sabato scorso dagli uomini della DIA con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità. Al giudice che lo ha interrogato, presente il suo legale l’avvocato Massimo Marchese, Bernava ha detto innanzitutto di non aver mai percepito i 3000 euro di cui si parla nell’ordinanza che sarebbero stato un anticipo dei 7000 promessi da un imprenditore per ottenere l’aggiudicazione di lavori di manutenzione del verde sulla tratta autostradale Messina-Palermo. A denunciare il geometra è stato un imprenditore messinese che avrebbe raccontato agli investigatori degli accordo presi dal funzionario del CAS con il titolare di un’altra impresa. Bernava, infatti, era direttore dei lavori per gli interventi di bonifica dal punteruolo rosso delle palme dell’A20 per un importo di 93.000 euro ma anche di scerbatura e potatura per 40.000 euro. Nessuna promessa, ha detto Bernava al gip, anche perché nella sua veste di direttore dei lavori non poteva certo fornire determinate garanzie. Il geometra ha pure negato di aver ottenuto in cambio di favori l’esecuzione di lavori di ristrutturazione del suo appartamento da un imprenditore. Il funzionario del Cas ha prodotto la copia di bonifici bancari e di assegni con i quali pagò quegli interventi. Al termine dell’interrogatorio l’avvocato Marchese ha avanzato al gip richiesta di revoca dell’ordinanza di arresto per Bernava attualmente ai domiciliari. Intanto sulle scrivanie del procuratore aggiunto Ardita e del sostituto della DDA Monaco sta per arrivare la documentazione che gli uomini della DIA hanno sequestrato nell’ufficio di Bernava nella sede del Cas di contrada Scoppo.
E proprio oggi il presidente del Cas Rosario Faraci è intervenuto sull’arresto del funzionario. “L’ultimo fatto giudiziario ha detto Faraci- conferma la bontà della linea di trasparenza intrapresa e di fermezza tenuta da questa Amministrazione anche se sono convinto che la struttura è sostanzialmente in buona salute. Spetta alla Magistratura accertare la verità”.
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