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Il Messina alla prova del "Pinto" con novità

gianluca grassadonia

Per il Messina un’altra gara da giocare in apnea, colpa del mancato successo sulla Paganese che costringerà adesso la squadra peloritana ad un colpo extra nelle prossime partite a cominciare da quella di domani pomeriggio. Al “Pinto” , il tecnico Grassadonia dovrebbe apportare alcune modifiche al sistema di gioco e, di conseguenza, alla formazione, tenendo sempre ben presente che dovrà rispettare l’età media, cioè schierare un’undici sotto i 25 anni. Le indisponibilità di Benvenga, Nigro e Pepe riducono le scelte dell’allenatore salernitano. In difesa dovrebbero tornare titolari Stefani e Silvestri. Il Messina proverà, quindi, a puntellare la difesa che incassa regolarmente almeno un gol da cinque partite. In mezzo, invece, dovrebbe rientrare Damonte. Con Mancini e Rullo sicuri del posto da titolare, per far quadrare i conti, Grasadonia ha due possibilità: sostituire il portiere Iuliano con Berardi oppure rinunciare a Corona dal primo minuto, una scelta quest’ultima che appare azzardata dal momento che il capitano, dall’alto delle sue nove reti, è l’unico che vede la porta con regolarità. Per uscire imbattuti dall’impianto campano, il Messina dovrà sbagliare di meno rispetto alle ultime partite anche perché la Casertana in casa ha già vinto otto volte anche se nel girone di ritorno il suo passo è meno fluido rispetto alle ultime partite del 2014. Campilongo, subentrato a Gregucci in corso d’opera,  può contare su una rosa ampia e qualitativa e ha solo l’imbarazzo della scelta. All’andata i rossoblu vinsero facile segnando cinque reti in 45 minuti ma non battono in casa il  Messina da oltre 20 anni. I giallorossi ricordano con piacere l’uno a uno della passata stagione con la rete del pari firmata da Guerriera ma soprattutto il clamoroso blitz del 2010 con il gol di Cocuzza su papera di Apuzzo. 

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