L’intenzione dell’amministrazione comunale (che però poi dovrà confrontarsi con il consiglio) è la gestione autonoma del servizio.
Un'attività in house per consentire un maggiore risparmio sulla tari. L’ambito di raccolta ottimale formalmente adesso è una realtà, ma va organizzato concretamente con il consiglio comunale, dopo il parere della Regione, mentre contestualmente l’Ato 3 va verso la chiusura, e trasformando Messinambiente. Il secondo obiettivo è il mantenimento dei livelli occupazionali. Nel nuovo Piano Aro è prevista una riduzione dagli attuali 42 ai 26 milioni di euro nel 2018.