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Tremestieri, " Salvate i nostri 36 posti "

36 lavoratori a tempo indeterminato, impiegati però dieci mesi su 12 (si chiama part time ciclico). E “tempo indeterminato” diventa un modo di dire,  se ogni quattro anni il posto viene rimesso in discussione e se, ogni volta che il porto di Tremestieri è bloccato per il maltempo,  vengono mandati in cassa integrazione o in ferie forzate. Da una parte si può dire che gli è pure andata bene quando, nel luglio scorso, la gara per la concessione della gestione del terminal marittimo a sud è andata deserta, perché poi hanno scoperto che, nel bando predisposto dall’autorità portuale, non era stata prevista la clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali. Ed ecco la ragione dell’intervento dei sindacati  Fast confsal e dell’ugl che, dopo averne già parlato in un primo incontro con il segretario generale dell’authority Francesco Di Sarcina, oggi  sollecitano un confronto on il comitato portuale, di cui è componente di diritto anche il sindaco per inserire nel dispositivo della gara quella garanzia legittimata anche dagli orientamenti legislativi europei. Al momento, intanto, dal 9 settembre scorso, data in cui è scaduta l’ultima concessione, la Terminal Tremestieri srl, composta da CaronteTourit, da Meridiano Lines e da Bluferries continua a gestire il porto in regime di autorizzazione d’impresa una sorta di proroga, necessaria appunto perché la gara è andata deserta. Il consorzio non avrebbe partecipato perché la nuova concessione sarebbe stata antieconomica, prevedendo un aumento del canone e a carico dei concessionari le spese di dragaggio e di manutenzione straordinaria delle strutture. Quindi, a monte,  oltre all’inserimento della clausola richiesta dai lavoratori, probabilmente sarà tutto il testo del bando, quasi pronto, a subire delle modifiche.            

 

 

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