Con la nuova ordinanza, firmata a mezzogiorno dal sindaco Renato Accorinti, si dispone l’utilizzo della piattaforma di trasferenza dei rifiuti a Pace per altri sei mesi, nelle more di ottenere tutte le autorizzazioni richieste alla Regione. In realtà non tutte le prescrizioni sono state già rispettate da Messinambiente, che gestisce il sito, ma quanto verificato, durante il sopralluogo di ieri, ha in qualche modo soddisfatto gli ispettori di Arpa , asp e provincia, tant’è che nel verbale hanno scritto che ciò che è stato riscontrato consente di affermare la sussistenza di minime garanzie di tutela dell’ambiente e della salute. Mancano però ancora le opere di regimentazione idraulica delle acque meteoriche a monte dell’impianto e la copertura dell’area di deposito preliminare. Inoltre gli stessi tecnici hanno precisato che, prima di utilizzare il trituratore per effettuare la riduzione volumetrica dei rifiuti, bisogna darne comunicazione agli enti di controllo e adottando le misure necessarie al contenimento dell’ eventuale inquinamento acustico e da polveri. Ma è stata Messinambiente a chiedere al sindaco l’emanazione della nuova ordinanza per effettuare, nei casi strettamente necessari, il deposito dei rifiuti a terra, nell’apposito piazzale, in limitate quantità, per assicurare il regolare prosieguo delle attività di raccolta, trasbordo e trasporto in discarica. Una decisione questa che ha già mosso il dissenso. Il capogruppo dei Dr ed ex assessore al ramo Elvira Amata, stamattina, in commissione ambiente, presieduta da Rita La Paglia, ha chiesto all’assessore Daniele Ialacqua maggiori rassicurazioni sulla salvaguardia della salute pubblica e del territorio. E il consiglio della sesta circoscrizione, in una nota di fuoco, ha stigmatizzato l’operato dell’amministratore che in tutta questa vicenda non ha mai coinvolto i rappresentanti di tutti quei cittadini che per tutta l’estate hanno vissuto barricati in casa a causa degli odori nauseabondi provenienti dalla piattaforma