A breve e medio termine lo scenario che si prospetta per i pendolari dello stretto è drammatico. Dal 29 settembre viene a mancare l’unica bidirezionale di Blueferries che al momento rappresenta la sola alternativa al vettore privato per le corse nei fine settimana, nei festivi e nelle ore notturne. Dal primo gennaio, poi, all’indomani della scadenza dell’ennesima proroga concessa a Ustica Lines e Bluferries, nessuno sembra poter garantire il collegamento veloce. Lo Stretto di Messina, quindi, rischia di allungarsi sempre di più per quanti devono tutti i giorni per lavoro o studio passare sulla sponda opposta, figurarsi per motivi diversi. La tratta Messina-Reggio, poi, sarebbe off limit per gli abitanti di questa due città. Il collegamento assicurato nell’arco delle 24 ore da Caronte&Tourist può diventare la sola opportunità da e per Villa S. Giovanni per i passeggeri che, però, poi dovranno arrangiarsi per raggiungere Reggio. Persino sulle navi di Bluferries adibite al trasporto dei convogli è vietato l’imbarco dei passeggeri se non quelli dei treni. Dagli imbarchi privati di Villa S. Giovanni, pullman o a piedi fino alla stazione e proseguimento in t
La continuità territoriale negata è un cavallo di battaglia del sindacato Orsa trasporti che annuncia una mobilitazione dei lavoratori del comparto, anch’essi penalizzati dagli ultimi eventi. A confermarlo il segretario regionale Mariano Massaro che nell’addossare responsabilità alla politica, non risparmia il sindaco Accorinti con il quale ha condiviso tante battaglie.
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