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Sei presunti scafisti
fermati dopo lo sbarco
dei 462 migranti

Sono sei i presunti scafisti individuati e arrestati dagli agenti della Squadra Mobile e della Guardia Costiera a poche ore dallo sbarco dei 462 migranti provenienti da Siria, Palestina, Egitto, Giordania, Libia, Bangladesh e Nigeria.  I profughi hanno raggiunto il molo Colapesce a bordo della nave della Guardia Costiera “Ubaldo Diciotti” ed hanno reso testimonianze preziose per l’individuazione dei conducenti delle imbarcazioni di fortuna con le quali hanno lasciato le coste africane.  Le attività investigative hanno così permesso di identificare Faraj Alasi, 35 anni, egiziano, Saed Jouda, 29 anni egiziano, Jaha Hasn, 34 anni, egiziano, Ali Saed, 35 anni, egiziano, Alfacri Al Amir Mobarak Abdeljalil, 37 anni, egiziano e Mohamed M.A. El Maadan, 24 anni, libico. I migranti hanno raccontato di aver contattato senza difficoltà le persone che avrebbero organizzato il viaggio verso l’Europa. E’ stato sufficiente sborsare una somma pro capite che oscilla tra i 1000 ed i 1500 euro. Singoli nuclei familiari hanno versato direttamente agli organizzatori anche fino a 11.000 euro. Sono stati poi trasferiti all’interno di abitazioni con altre decine di persone in attesa di raggiungere il porto di Bengasi. Ad altri è toccato aspettare 10 ore sotto un tendone in spiaggia per poi affrontare il viaggio in mare. I profughi a bordo delle tre differenti imbarcazioni soccorse dagli uomini della Guardia Costiera tra il 7 e l’8 settembre scorsi avevano lasciato la Libia da circa una trentina di ore quando finalmente sono saliti sulla Diciotti. Nascosti tra loro c’erano i sei scafisti arrestati. Sequestrati un apparato GPS, un telefono satellitare, due apparati radiomobili e numerose schede telefoniche. 

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