E ora è il caso di fare il gioco di parole : non c’è più Pace. Il comune deve rinunciare alla piattaforma di trasferenza dei rifiuti nell’area dell’inceneritore perché Messinambiente, che la gestisce, non ha ancora realizzato tutti gli interventi richiesti dagli ispettori di Arpa, dipartimento ambiente della provincia e asp a seguito di una serie di sopralluoghi, a giugno, a luglio e l’ultimo proprio ieri. Nel verbale si legge che non sussistono allo stato attuale le condizioni atte ad assicurare sufficienti garanzie in ordine alla tutela ambientale e sanitaria. Le criticità che erano state riscontrare dai primi accertamenti riguardavano le operazioni di carico e scarico dei rifiuti con una pala meccanica che provocano produzione e dispersione di polveri e spazzatura al di fuori dello scarrabile e dello stesso sito, sino al torrente limitrofo; la mancata realizzazione della rete di recinzione e della copertura del settore dedicato al deposito dei solidi urbani; la mancanza di regolamentazione, in difformità ai principi di sicurezza nel lavoro e, pertanto –secondo gli accertatori- in condizione di potenziale rischio per gli operatori e infine la vasca di contenimento del percolato che non è ispezionabile perchè ricoperta dall’ammasso dei rifiuti. Non poteva fare altrimenti quindi il responsabile del dipartimento ambiente di palazzo Zanca Domenico Signorelli che ha già preparato e firmato una nuova ordinanza sindacale con cui si revoca il primo punto della precedente del 19 aprile 2014 che disponeva appunto il deposito dei rifiuti nella piattaforma e quindi sospende le attività fino a quando non ci saranno i pareri positivi da parte degli organi tecnico sanitari per la salvaguardia della salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente. Il provvedimento - scrive Signorelli- va assunto in auto tutela e inviato anche al presidente del consiglio dei Ministri.
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