La Tari costerà meno della Tares. Le tariffe non sono ancora state deliberate dal consiglio comunale, che nei primi tre giorni della prossima settimana dovrà votare, uno dopo l’altro, il regolamento della Iuc , il piano finanziario della Tasi e, appunto, quello della Tassa rifiuti. La quale peserà meno sulle tasche dei messinesi per una serie di ragioni, spiegate in una relazione dal vicesindaco Guido Signorino. Quest’ultimo fa un esempio, in base ai dati del dipartimento Tributi: riferendosi ad un’abitazione di 100 metri quadri e per la sola componente tributi, «l’importo in bolletta dovrebbe ridursi per percentuali comprese tra il 2% (per una famiglia di tre componenti) e il 6% (6 o più componenti) ». Considerando che dalla Tares spariscono anche i 30 centesimi al metri quadro –che però ritroveremo sotto altra forma e costo nella Tasi – «le riduzioni dovrebbero attestarsi su percentuali comprese tra il 9 e il 13%». Perché la Tari è più leggera della Tares? Intanto è sceso, seppur di poco, il costo complessivo della macchina dei rifiuti, che comprende il piano finanziario Ato-MessinAmbiente (41,2 milioni), i costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso (460 mila euro), il budget destinato alle esenzioni parziali o totali per disagio economico e sociale (1,5 milioni), il fondo svalutazione crediti per il rischio di mancata riscossione (1,8 milioni). Il totale fa 43,9 milioni, mentre nel 2013 il costo coperato dalla Tares era di 44,4 milioni. Altro fattore che ha inciso sul minor “peso” della Tari è il risultato delle strategie di contrasto all’evasione: in totale sono state “scovate”, in alcuni casi anche per autodenuncia, 2.045 utenze domestiche in più rispetto al 2013, «con un positivo effetto di riduzione sulla tariffa media». Anche per le utenze non domestiche c’è stata un’emersione di nuovi contribuenti, per un incremento di superficie tassabile pari a 42.678 metri cubi in più. Signorino spiega anche che «si sono introdotti sistemi di riduzione del carico fiscale per le famiglie numerose». Inoltre per quanto riguarda le seconde case (le cosiddette “abitazioni tenute a disposizione”) la quota variabile della tariffa è stata calcolando considerando un numero fisso e forfettario di due componenti, anche per le famiglie che hanno più persone. Ultima novità, le rate per la Tari saranno quattro: 30 settembre la prima, quindi 30 novembre e poi, nel 2015, 30 gennaio e 30 marzo.
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