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Emergenza rifiuti
si avverte solo
in alcuni rioni

Saranno circa 250 le tonnellate che ancora giacciono accatastate in determinati punti della città. Ormai, però, non si spiegano i motivi per i quali da oltre 10 giorni in alcuni rioni l’immondizia non viene raccolta. Su tutti, gran parte di quello di Giostra e a Ritiro. Qui i cassonetti sono stracolmi e i sacchetti dei rifiuti finiti per strada. Il cattivo odore, per le elevate temperature estive, si inizia ad avvertire anche a distanza di oltre 100 metri. I rischi per la salute non sono da sottovalutare. Via Seminario e viale Aranci le strate più critiche. Un disastro anche in via Palermo alta e in diverse traverse parallele alla circonvallazione, proprio alle spalle della chiesa di S. Domenico.  Passando a sud, invece, l’enorme catasta di rifiuti che si era accumulata nelle adiacenze del capolinea del Tram in mattinata è stata data alle fiamme. Gli autori del gesto che comunque va stigmatizzato, hanno voluto scacciare il pericolo di vedersi invase le vicine abitazioni dalle decine di topi che scorrazzavano tra le cataste di rifiuti.

Quantomeno curioso, però, che a poche centinaia, a volte anche decine di metri da queste discariche, vi siano cassonetti svuotati regolarmente e persino operatori che spazzano di fino nelle adiacenze.

E’ l’organizzazione del lavoro, a questo punto, che probabilmente va rivista. Se esiste una vera emergenza rifiuti non è pensabile che vi sia solo per una parte di cittadini e non anche per tutti gli altri. I vertici di Messinambiente, al di la delle contromisure che stanno cercando di adottare per combattere l’annoso problema, dovrebbero spiegare cosa sta accadendo. Perché in alcuni posti la situazione è diametralmente opposta ad altre? Forse nell’organizzazione del lavoro sta anche la spiegazione sul perché ci siano voluti ben 5 giorni per ripulire uno del luoghi più frequentati nelle sere d’estate da messinesi e forestieri. Solo questa mattina, sono stati rimossi gli ultimi rifiuti che fino a ieri sera facevano bella mostra nel piano rialzato della passeggiata a mare,   di fronte la statua del Nettuno. Che per fortuna è di marmo, ma ha rischiato di impallidire.  

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